Lies of P, un videogioco da tenere d’occhio

Com’era facile da prevedere la Gamescom 2022 ci ha inondato di filmati, trailer e videogameplay di ogni genere. Abbiamo avuto modo di scoprire in anteprima una moltitudine di titoli ma, ad essere onesti, buona parte di questi non mi ha acesso nessuna lampadina in particolare. Ma c’è un’eccezione.
All’interno della fiera svoltasi a Colonia, infatti, abbiamo avuto modo osservare Lies of P, il promettente soulslike che mescola le atmosfere di Bloodborne con il capolavoro che prende il nome di Pinocchio. L’opera firmata Neowiz è sicuramente tra le più interessanti nel suo genere in quanto, pur prendendo spunti dai titoli From Software, riesce ad avere una sua identità ben precisa sfruttando – e rimaneggiando – la storia del capolavoro di Collodi.
Chi ha avuto la fortuna di provare la demo in anteprima ha potuto mettere le mani sui capitoli due e tre dell’avventura, scoprire alcune delle potenzialità nascoste nell’arto meccanico del protagonista e prendere confidenza con gli stargazers, una versione personale dei falò (o luoghi di grazia) partoriti dalla mente geniale di Hidetaka Miyazaki.
L’impianto artistico, sebbene derivativo, risulta molto ispirato con svariati richiami allla storia del vecchio continente, dalla Francia passando per una rivisitazione splendida della pietà di Michelangelo.

La filosofia ludica e realizzativa di Lies of P abbraccia in pieno la scuola di Dark Souls e dei titoli a questo legati: un action estremamente complesso e punitivo che non intende lasciare respiro al giocatore, accerchiati da nemici di ogni sorta pronti ad attaccarci partendo dagli anfratti più nascosti. È doveroso comunque premettere che la build messa a disposizione dei partecipanti alla fiera è stata fin troppo breve per saggiare pienamente la varietà dell’esperienza ludica. Come accennato la particolarità principale del nostro burattino è la possibilità di sfruttare il proprio braccio bionico che ci permetterà di sfruttarlo sia come arma da usare contro i nemici o come arpione per attirare questi a sé per poi colpirli il più rapidamente possibile.
Nel corso dei due succitati livelli abbiamo apprezzato avversari piuttosto tenaci nello scontro ravvicinato, ma anche cecchini in grado di colpire efficacemente dalla distanza, animali meccanici ed giganti pronti a farci a pezzi. Attraversando la città che tanto richiama una Parigi che fu si entra in contatto con oggetti da collezionare in una progressione culminante con il boss dell’area. Il nostro Pinocchio, qualunque sia la classe di combattimento adottata all’inizio del gioco, ha a disposizione un attacco veloce e uno pesante, ed ogni movimento predisposto alla battaglia (dai fendenti alle schivate) viene condizionato – come in qualsiasi Souls che si rispetto – dall’immancabile barra della stamina.

Insomma gli ingredienti per mettere in piedi un’opera in grado di colpire il cuore degli appassionati ci sono tutti e, dal provato, anche gli spezzoni di storia che si sono potuti apprezzare sembrano molto interessanti. I ragazzi di Neowiz sembra abbiano saputo trarre il meglio dalla narrativa – come ribadito rivoluzionata – di Collodi e le meccaniche di Miyazaki ma secondo un’idea ben precisa ed a fuoco.
Anche il comparto grafico dona l’impressione di essere stato curato (considerando che non siamo di fronte ad un titolo tripla A) gettando le basi ad una delle produzioni più intriganti in uscita del corso del 2023. Non è ancora stata data una finestra di lancio più precisa ma non nutro alcun dubbio sul fatto che il titolo saprà man mano ritagliarsi una buona fetta di appassionati pronti ad attenderne l’uscita con una buona dose di hype.
La produzione sarà disponibile su PC e console PlayStation ed Xbox e la produzione ha ancora tutto il tempo necessario per perfezionare ulteriormente il proprio prodotto. Non ci resta altro da fare che attendere le prossime occasioni per vederlo in azione, magari, in una forma ancora più completa e performante.

naifinside

Uno come tanti, appassionato come pochi.

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